La passione di Daverio per i materiali e la maestria che possedeva nel modellarli, risulta evidente quando osserviamo i suoi manufatti. Le opere di scultura realizzate in legno, interamente ricoperte di sottilissime lamine di rame lavorate e martellate, unite tra loro ed al legno da piccoli chiodi abilmente nascosti alla vista con una lavorazione di cesello. La patina finale, ancora oggi un mistero per la varietà cromatica ottenuta dall’ossidazione del metallo, da un risalto unico a questi capolavori d’arte e manualità.
Le teste e gli oggetti cesellati, sono realizzati con una lavorazione incredibilmente laboriosa; Partendo da una lamina di metallo tagliata a forma circolare, in rame o argento, questa veniva posta su una base di legno leggermente concava e per mezzo di mazzuoli in legno, veniva battuta fino a diventare via via più arrotondata. Questa lavorazione, veniva interrotta con il riscaldamento del metallo effettuato per mezzo di una fucina a carbone, che permetteva al metallo di dilatarsi, secondo il volere dello scultore, senza creparsi o rompersi. Quando la forma voluta era completata, per effettuare il cesello dei dettagli raffigurati, utilizzava un’incudine a forma di sfera e di cuneo, battendola e facendo ripercuotere la scultura dal suo interno, spingeva effettuando un rilievo sulla lamina e abbozzando così la forma voluta. Per completare e rifinire il lavoro, la scultura veniva riempita di pece riscaldata che aderiva perfettamente ad ogni rientranza della lamina. Una volta raffreddata, utilizzando scalpelli e ferri, la lavorazione veniva completata con un lavoro di cesello.
Franco Daverio e le sue opere